Sono Giulia e sono l’arancio. 
Lo sono sempre stata, ma per un po’ sono rimasta nascosta, come se la luce non arrivasse sulla mia terrazza. 
Sono stata goffa, bruttina (mi dico), secchiona e impacciata. 
Ho avuto un amore. Grande. Bello. Finché non è finito, come finiscono le cose belle che ti capitano e che, poi, si pensa vadano da sole. 
Un giorno, un raggio di luce mi ha mostrato una strada, fatta di passi, piccini e giganti. 
Arancioni.
All'inizio, sebbene sapessi che quel colore era arancio, non lo riconoscevo davvero, come non fosse mio ed ho voluto conoscerlo come fa una bambina con una cosa nuova: piena di curiosità e stupore.  
E poi un “flash” ed uno specchio e mi sono vista brillare. E ne ho bevuto un sorso, di quell’arancione. 
Arancio come lo Spritz. 
Come la voglia di vivere, di nuovo, ancora.  
Arancio come l’energia che ho ri-trovato dentro di me. 

Arancio è il colore dello spirito che rinasce, investito dalla luce della consapevolezza: di chi ero, di chi sono. 
Oggi sono qui perché quella ragazza che pensava d’esser bruttina ha saputo guardarsi dentro, ha avuto il coraggio di uscire, di accorgersi che è bella e che è forte. 
E che, così come possono essere gli occhi che ci guardano a farci sentire “meno”, sono gli occhi con cui riusciamo a guardarci che ci insegnano a capire qual è il nostro valore. A volte, gi occhi di chi sa guardarci, ci restituiscono un’immagine bellissima. 
Ognuna di noi ha un color dentro di sé, siate curiose di scoprirlo. Andate a prendervi il vostro colore. 

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