La libertà la si vede anche negli occhi delle persone. Gli occhi di Orsetta sono liberi, aperti come un abbraccio e incontrarla è incontrare accoglienza e, assieme a lei, ti senti libero, di essere te stesso come lei è se stessa, senza trucco, senza finzioni. Lei che è un’attrice, che può essere -per finta- tutte le storie
La libertà Orsetta l’ha guadagnata con lo studio, con la gavetta, con l’impegno. Studiare per essere libera da ogni gabbia, libera di avere un pensiero, libera di impegnare se stessa per gli altri, libera di voler dare un messaggio. Un pezzo di cuore.
Tra teatro, cinema, il suo impegno contro la leucemia (e tante altre cose che fa), Orsetta è libera di “svegliarmi a mezzogiorno, o alle dieci, o anche alle cinque di mattina” (parole sue), non perché voglia farlo, né perché semplicemente possa farlo, ma perché ha scelto di essere lei a decidere il suo tempo (senza che il tempo decidesse per lei).
Dal palcoscenico del Bagaglino al Lido di Venezia, i suoi occhi sorridono, davvero, e questo pomeriggio non c’è nemmeno un filo di trucco, ci sono una panchina, c’è lei, senza giudizio e libera da ogni pregiudizio e la guardi e la vedi come un parco ed un lago che a Milano non ti immagini e non t’aspetti.
Grazie, Orsetta, perché sei libera di volere bene.